le app più scaricate del 2016

Con luglio ormai agli sgoccioli, ci troviamo abbondantemente all'interno della seconda parte dell'anno, il momento ideale per trarre un bilancio di quelli che sono stati i primi 6 mesi del 2016. Quella che vi andiamo a proporre oggi è un'indagine realizzata da SurveyMonkey Intelligence, la quale ci mostra quali sono state le principali applicazioni, per Android e iOS, scaricate ed utilizzate nel corso della prima metà dell'anno sul suolo americano.
Ovviamente l'analisi non ha valenza globale, in quanto gli scenari cambiano radicalmente da mercato a mercato (basti pensare al diverso peso che hanno i vari social network nei paesi asiatici), tuttavia ci offre un interessante spaccato di quelle che sono le abitudini di un vasto pubblico mobile. Le due classifiche, una dedicata ai download e una agli utilizzi, ci propongono le prime 30 app per ognuna delle due categorie analizzate e ci mostrano come i social network siano rappresentino la parte fondamentale dell'esperienza d'uso dei sistemi operativi mobile.
Messenger, Snapchat, Facebook, e Instagram sono le prime app in termini di download (di cui 3 della stessa società), mentre le statistiche di utilizzo, pur riflettendo un panorama simile, con Facebook e Messenger rispettivamente al primo e al terzo posto, lasciano spazio anche ad applicazioni più tradizionali, come nel caso di Google Maps e Play Store, anche se il terzo posto è saldamente occupato da un'altra importante piattaforma social, YouTube. Un altro aspetto molto interessante riguarda l'oligopolio di Facebook, Google e Apple, le quali si contendono gran parte delle applicazioni presenti in classifica: Google riesce ad entrare in classifica con applicazioni di ogni genere e persino la sua suite Google Docs risulta più utilizzata di quella Microsoft, non presente in classifica.
Questo dato è particolarmente interessante e fa riflettere riguardo l'importanza delle app pre installate sui vari sistemi operativi. Tra tutte le applicazioni analizzate, infatti, ben il 40% sono presenti di default su un nuovo smartphone o tablet, influenzando le scelte degli utenti che possono accedere a determinati servizi senza dover effettuare download aggiuntivi.

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