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Huawei vuole crescere ancora: il piano di sviluppo prevede l’apertura di 15 mila negozi in tutto il mondo
Da semi-sconosciuta a leader del mercato in breve tempo: così si potrebbe definire in poche parole Huawei Technologies, azienda cinese che tramite il lancio di prodotti di qualità ed una strategia commerciale di alto livello è riuscita ad imporsi sul difficile (e trafficato) mercato cinese e a farsi riconoscere come produttore di prestigio sull’esigente mercato europeo.
È di appena pochi giorni fa la pubblicazione dei dati fiscali della società con sede a Shenzen: i ricavi sono cresciuti del 40% nel primo trimestre, il reddito è incrementato fino a raggiungere quota 33 miliardi di euro, mentre il fatturato dei primi due semestri 2016 è stato pari a 10,55 miliardi di euro. Come se non bastasse, sono già state vendute 4,5 milioni di unità di P9 e P9 Plus, i due smartphone di punta realizzati in collaborazione con Leica.
Snocciolare i numeri a volte non basta per mostrare l’andamento di un’azienda: il margine operativo del 12%, in calo di 6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, potrebbe sembrare un elemento negativo anticipatore di un crollo dell’andamento economico-finanziario dell’azienda stessa. In realtà, tale dato nasconde esattamente il contrario, rappresentando l’intenzione da parte del CEO Ren Zhengfei di incrementare ulteriormente il market share nei prossimi anni e di crescere sui mercati internazionali. Per raggiungere gli ambiziosi obiettivi, il management cinese ha le idee chiare: vendere 140 milioni di smartphone nel 2016 (32 milioni in più rispetto al 2015) e aprire 15 mila nuovi punti vendita nel mondo.
“Il numero dei negozi è ben lungi dall’essere sufficiente. Abbiamo intenzione di aprire più punti vendita all’estero”, ha annunciato il CEO della divisione Consumer Business Group di Huawei Richard Yu Chengdong.
L’azienda cinese conta già 35 mila negozi nel mondo, la maggioranza dei quali in Cina (11 mila). Una maggiore presenza sul territorio europeo, ad oggi “limitato” a 6200 negozi, e asiatico (6500 negozi al di fuori della Cina) potrebbe facilitare la crescita di Huawei e il conseguente avvicinamento ai leader indiscussi del mercato Apple e Samsung, rispettivamente detentori dell’11,8 e del 22,4% di market share contro il 9,4% dell’azienda cinese.

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