Che cosa vorremmo vedere sui nuovi iPhone


Nonostante la serie iPhone sia stata quella di maggior successo in assoluto in ambito smartphone, i suoi esponenti hanno talvolta mostrato delle lacune oggettive nei confronti degli avversari coi quali si sono scontrati negli anni. Dalla ricarica wireless all’impermeabilità all’acqua, Apple ha saputo col tempo recuperare il terreno perduto e stipare i suoi gadget di nuove componenti e funzionalità, e con i nuovi gadget avverrà lo stesso.
La lista di migliorie apportabili ai gadget di Cupertino però — al netto di un processore nuovo di zecca, fotocamera più evoluta e altre novità più o meno ovvie — è lunga: ecco cosa vorremmo venisse annunciato a bordo dei nuovi iPhone, dalla novità più realisticamente in arrivo a quella meno plausibile.
Che si tratti di iPhone o di un altro dispositivo, l’autonomia di un telefono non è mai abbastanza.
Le indiscrezioni trapelate sui prossimi gadget della serie indicano che le batterie a bordo non avranno capacità eccessive rispetto alle precedenti, ma il nuovo e più efficiente processore, insieme alle ottimizzazioni di iOS 12, dovrebbe garantire ai dispositivi una durata maggiore con una singola carica.
Lo stesso processo di carica poi potrebbe finalmente durare meno: a partire da quest’anno gli iPhone potrebbero infatti arrivare con un alimentatore capace di erogare più potenza. Non resta che incrociare le dita.
Altro desiderio collettivo è quello di un telefono infrangibile, ma è difficile che Apple (o chiunque altro) possa realizzarlo finché i suoi dispositivi restano basati su scocche in vetro. Di buono c’è che sui nuovi iPhone potrebbe debuttare una nuova e più resistente generazione di Gorilla Glass, la numero 6, ufficializzata quest’estate dal produttore Corning.
Una modalità a doppia schermata con due app aperte e visualizzate contemporaneamente permetterebbe agli utenti di essere più produttivi, come del resto già avviene su Android. In particolare, sul titanico iPhone XS Max con pannelli oled da ben 6,5 pollici la possibilità di dividere il display in due potrebbe tornare utile senza che le app ne escano troppo rimpicciolite.
Con il capitolo dual sim si entra nel territorio dei cambiamenti che probabilmente non vedremo di qui a breve. Mentre alcune indiscrezioni anticipano infatti che tutti e tre i prossimi gadget disporranno di un doppio slot, altre voci di corridoio limitano questa peculiarità al solo modello più economico. Come stiano effettivamente le cose lo scopriremo tra poco più di 48 ore.
Con il passare delle ore e l’arrivo delle ultime indiscrezioni sembra che dal punto di vista dei nomi dei dispositivi i giochi siano ormai fatti, eppure resta viva la speranza che Apple decida di chiamare i suoi gadget in modo diverso da iPhone XS, iPhone XS Max e iPhone XC.
Il passaggio dalle prese lightning al più diffuso standard usb c è qualcosa che Apple potrebbe avere preso in considerazione per il futuro, ma con tutta probabilità i prodotti che saranno presentati a ore disporranno ancora dell’attacco proprietario ideato a Cupertino.
La tecnologia di riconoscimento Face ID è comoda e preziosa per il futuro di Apple, ma in molti preferirebbero ancora sbloccare il telefono con l’impronta digitale, magari con un lettore di impronte sottoschermo. Questa fetta di pubblico potrebbe però dover aspettare diverso tempo prima di vedere esauditi i propri desideri: per il momento la casa guidata da Tim Cook non ha intenzione di infilare questa delicata componente nei suoi prossimi iPhone.
Il jack per le cuffie invece non tornerà mai. Apple è stata molto chiara a riguardo: per la società il futuro di cuffie e auricolari è wireless, e gli stessi accessori alimentati dal cavo lightning che qualcuno ancora usa vanno considerati una soluzione transitoria per chi proprio non riesce a dire addio ai cavi.
Anche l’aggiunta di uno slot per schede microsdva considerata pura utopia. Anzi: considerando che negli Anni diversi produttori hanno seguito la strada di Apple negando ai propri dispositivi un metodo per espanderne la memoria, quella di un’inversione di marcia a Cupertino è un’eventualità da considerare impossibile.

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